Continuano con altre pubblicazioni, una serie di interessanti libri per lo più monografici e fotografici dedicati a manifestazioni canore importanti del passato e ora anche a tema omaggiando un determinato artista. È il caso questa volta di Bruno Lauzi, uno dei nostri più valenti cantautori che, secondo il mio giudizio personale, avrebbe meritato più attenzione e oggi di essere maggiormente ricordato. Il libro illustra l’intera sua produzione discografica a partire dalla prima emissione, il quasi sconosciuto 45 giri O frigideiro che Lauzi incise nel 1962 per la CGD, anche se il successo arrivò poi prestissimo, con Ritornerai edito con un’etichetta diversa dello stesso gruppo, la Galleria del Corso. Tutte le copertine, presentate a colori, intervallate con memorabilia varia come possono essere gli spartiti delle sue canzoni, foto d’epoca del cantautore genovese, edizioni particolari quali i 45 giri della Ariston in vinile colorato (Garibaldi Blues), fino all’ultima emissione del 2014 con la riproposta del suo successo La tartaruga riedito su etichetta Siglandia. Il volume si completa con le varie produzioni extra, le canzoni scritte per altri interpreti o anche quei brani di cui lo stesso Lauzi si occupò della traduzione (Quanto ti amo per Hallyday, Lo straniero per Moustaki, L’appuntamento per Ornella Vanoni, solo per citarne alcune), per finire con un estratto di discografia estera. Insomma, c’è di tutto e di più, perfino un 45 giri recitato da Corrado Pani, La lettera. Un elogio ai bravi autori, Daniele Sgherri e Federico Pieri.
Fernando Fratarcangeli